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Alcuni mesi fa abbiamo invitato Padre Christopher Rotich, il sacerdote che gestisce in Kenya la scuola sostenuta da Sognavamo l’Africa Onlus a Siongiroi, a venire a vivere un mese in Italia, per stare un po’ insieme, incontrare le persone che qui tanto si stanno dando da fare per aiutare i bambini del suo villaggio e – perché no? – per regalargli qualche giorno di meritata vacanza. Nelle prossime pagine potrete leggere alcuni ricordi di questi giorni “africani” vissuti dai nostri associati insieme a lui. Ecco a voi, dunque, i nostri…

 

Frammenti d’Africa in Italia

 

VEN. 3 OTTOBRE: ARRIVO & ACCOGLIENZA

 03/10/2014 Accoglienza

La parola giusta per descrivere questa giornata è “emozione”. Una forte emozione!

Nel cuore di Padre Christopher, sin dall’arrivo palesemente sottosopra, accolto prima in aeroporto dagli sguardi impazienti e innamorati di Enrico, Serafino e Sonia, e poi da noi tutti che lo aspettavamo, seduti al buio sulle scale del Conventino, con un canto di “Benvenuto” che in italiano ha voluto fare rinascere il tema musicale del “Welcome” dei bambini della chiesa di Siongiroi.

Emozione negli occhi di Serafino e di Giorgia. Mi piace scegliere gli occhi di due persone per rappresentare tutti noi. Conosco Serafino da 15 anni, è una persona con un gran cuore ma che raramente manifesta pubblicamente ciò che sente dentro. L’ho visto con gli occhi lucidi e la voce rotta solo due volte in tutti questi anni: la prima, quando nell’ottobre 2013 dovemmo dire addio a Suor Jola e fu lui a fare il discorso di commiato; la seconda questa sera, quando ha fatto il discorso di benvenuto a Padre Christopher. Giorgia pure era emozionata, in una maniera per me inattesa e bella da scoprire. Solo poche settimane fa lei era là con lui, in Kenya, a costruire la nuova scuola per conto dell’associazione. Perché dunque tutta questa emozione? Se Serafino non vedeva Padre Christopher da oltre 3 anni, Giorgia si era separata da lui solo poche settimane fa. La risposta, secondo me, è che Padre Christopher è una persona umile e accogliente; una di quelle persone che prima di tutto, quando ti incontra, dice semplicemente “grazie”, anche per il solo fatto di poter essere lì con te. Giorgia ormai lo sente come una parte della sua famiglia, e così, in verità, molti fra noi. Canti, preghiere, un piccolo ma gustoso buffet (non poteva mancare la tradizionale torta Caraci), il momento dei doni che questa volta abbiamo fatto noi a lui, e poi l’immancabile “speech”, il discorso di condivisione e ringraziamento che tante volte avevamo fatto in Africa dopo avere sorseggiato una tazza di chai. Ecco cos’è stata questa giornata: un incontro felice, un ritrovare qualcuno che si ama e che è ormai parte di noi. Con Padre Christopher Siongiroi è arrivata in Italia. Per qualche settimana l’Africa sarà di nuovo con noi, e noi con l’Africa. 

Renato Amatteis

 

SAB. 4 OTTOBRE: RICORDI A REGINA MUNDI

 04/10/2014 Messa a Regina Mundi

Oggi abbiamo potuto incontrare Padre Christopher per un paio di ore a Regina Mundi. Al mattino l’abbiamo lasciato tranquillo a riposarsi ed a riprendersi dalle fatiche del viaggio. Al pomeriggio abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme. Subito ci ha accolto portandoci lui dei doni, camicie, monili ed oggetti vari dai bambini di Siongiroi per ciascuno di noi. Poi ci siamo seduti tutti vicini e gli abbiamo fatto vedere i video delle esperienze missionarie di questi anni. È stato divertente osservare di nascosto le sue espressioni mentre rivedeva se stesso, i bambini e le altre persone che incontra ogni giorno nella scuola proiettati in un film, seppur amatoriale. Invero è stato insolito ed emozionante anche per noi rivedere questi video che ormai conosciamo a memoria, perché questa volta era insieme a lui. Ed è stato emozionante rivedere in quelle immagini Suor Jola, che tanto ci manca e che sappiamo ci segue sempre col pensiero e con la preghiera.

Dopo un momento di confronto sui progetti portati avanti dall’associazione per Siongiroi, siamo andati a messa. Padre Christopher è parso molto emozionato nel celebrare la sua prima messa in Italia dopo 14 anni di assenza (quand’era più giovane aveva vissuto alcuni anni a Roma). Domani si sale in montagna. 

Renato Amatteis

 

DOM. 5 OTTOBRE: GIORNATA A CHATEAU BEAULARD 

Oggi è stata la prima giornata “operativa” di Padre Christopher in Italia. Abbiamo scelto di portare il nostro ospite in montagna, nella casa paterna di Chateau Beaulard (vicino a Bardonecchia), dove la Parrocchia S.S. Trinità e San Vincenzo de Paoli della città di Nichelino fa salire in estate bambini ed adolescenti della comunità in occasione dei campi della gioventù. La scelta del luogo non è stata casuale, molti fra gli associati di Sognavamo l’Africa Onlus si sono infatti incontrati per la prima volta proprio in quella casa, che ha quindi per noi un significato speciale. 

Percorrendo l’autostrada, Padre Christopher ha commentato con stupore le differenze fra il paesaggio italiano, che scorreva ai nostri lati, ed il paesaggio del Kenya, cui è abituato. In particolare è rimasto colpito dalla presenza delle montagne e dal colore delle foglie degli alberi, gialle e rosse dato il periodo autunnale. A Siongiroi, a causa del clima le foglie delle piante mantengono la stessa colorazione per tutto l’anno. 

Salendo a Chateau Beaulard, durante la pausa in autogrill ho provato una strana sensazione, come se compissi un salto indietro nel Tempo. Padre Christopher era lì di fronte a me e, come in una fotografia, dietro di lui sullo sfondo c’era un frigo con decine e decine di bottigliette d’acqua in vendita. Nel vedere quelle due immagini quasi sovrapposte, Padre Christopher e le bottigliette d’acqua, sono passato ripetutamente dall’una all’altra come se stessi tentando di regolare la profondità di campo con tempi e diaframmi. E, nel mettere a fuoco la scena, mi è apparsa la banalità di tanta ricchezza, della mancanza di valore, per me, di quelle bottigliette da 1 euro e 50; ho ripensato ai bambini di Siongiroi che non hanno l’acqua e di colpo mi sono sentito esattamente come quando, nel 2011, appena tornato in Italia, entrai per la prima volta in un autogrill e mi parve di entrare nel paese dei balocchi. 

A Chateau Beaulard il primo momento interessante è stato, al mattino, l’incontro con le famiglie che pagano il sostegno scolastico. Abbiamo “rotto il ghiaccio” presentando alcuni oggetti tipici del Kenya, come il bastone ed il mantello del masai, il kanga, la brocca di maziwa lala e via dicendo. Di lì in poi è stato tutto un fiorire di domande sul come vivano i bambini nella scuola di Siongiroi, cui Padre Christopher ha risposto con piacere. Un momento particolarmente divertente si è verificato quando Marie-Claire si è offerta di legare con il kanga il figlio Lorenzo sulla propria schiena, esattamente alla maniera delle donne africane, e Padre Christopher ha eseguito la procedura. L’espressione del viso del piccolo Lorenzo era molto significativa: deve essere davvero comodo essere legato in quella maniera al corpo della mamma! 

Dopo l’ottimo pranzo ed una breve passeggiata per le vie di Chateau Beaulard, c’è stato un secondo incontro con Padre Christopher; a seguire, alle famiglie che pagano il sostegno è stata consegnata una lettera in inglese dei “loro” bambini. È stato bello vedere la loro commozione mentre leggevano le lettere. 

La celebrazione della messa, arricchita dalla scelta di alcuni canti in swahili, è stata il momento conclusivo di questa giornata particolare. 

Infine, nel tardo pomeriggio abbiamo portato Padre Christopher a Cavallermaggiore, dove lo attendavano gli amici che stanno portando avanti il Progetto Aule, con i quale trascorrerà la prossima settimana. 

Renato Amatteis

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